destionegiorno
Adolescente, ho iniziato a scrivere racconti e poesie fino ad oggi dove provo a sprigionare in versi le complessità e le profondità di un Io interiore. Sono alla continua ricerca di emozioni, di sensazioni che colgo dalle sfumature del quotidiano e da ogni espressione dell’anima che si manifesta a ... (continua)
|
Gli ultimi rantoli
di una cieca debolezza
privano l’essere
di uno strame di dolcezza
che invano ha nutrito gli armenti.
Nudo,
il freddo e le intemperie
più non temo,
né il pusillanime sfoggio
di un arido eloquio.
Arde in me il piacimento
di... leggi...
|
Oh Tristano!
Levi a oriente
il capo, ignaro
della sorte che ti attende.
Dagli occhi tuoi,
una spiga di grano
sussulta come buoi,
che da lontano,
tirando tutto il die
assaporano un ristoro
che giammai allenta le cinghie
di un forzato... leggi...
|
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.
Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi |
|
Riccardo Piunti
Le sue 221 poesie
| Un alito di vento,
non più schiavo
di un pingue lamento,
soffonde lascivo...
di garbate tinte
le tante
venule sparse
in foglie ormai arse!
Che fu,
del volatile sforzo
di accennar sorrisi,
ove bastò il tintinnio
di un pianto...
per
leggi
|
|
|
|
| Chiome di tresche
si agitano,
grottesche,
in un giardino incantato!
Se accorato
sembri il loro ardire,
inscienti,
graffiano il bello,
tra le pieghe
di un mantello!
Onta e potere
a vigilar
con occhi di ghiaccio,
l’esser,
dapprima
leggi
|
|
|
|
| Oh Luna!
Volteggiando vai...
e sicura,
al ritmo sincero
di palpiti crepuscolari!
Leggero e soave
è il tuo canto,
del cosmo inebri
il manto...
e la natura
qui dabbasso
la sento,
sussurrare in coro,
modulando frequenze
per unirsi a Te!
leggi
|
|
|
|
| Chino il capo
a mirar il corpo
trascinar un peso...
Teso!
A bastire rime,
fra il vapore ahimè
che impigrisce
e non redime...
Da un baluginio
di specchi,
intravedo occhi
che mi fissano stanchi
e una finestra...
Al di là di essa
una
leggi
|
|
|
|
| Tiranno è il tempo,
quando il lume
si spegne senza scampo
e ingialliscono le piume
e l’abisso crepitando freme;
le mani in alto tese,
a cercar conforto
e poi menando a vuoto,
per le tante ricevute offese.
Chissà,
se chiudendo gli occhi,
anche
leggi
|
|
|
|
| Vestito di bianco lino,
al limitar della prima luce
del mattino,
coi sogni cristallini
coperti di rugiada,
mi affaccio sulla strada
ed un turbinio di soldatini
vedo marciar compatto
al ritmo artefatto
di chiassosi tamburi;
ammiccano sicuri
e
leggi
|
|
|
|
| Ribolle nel meriggio
il sol
al grazioso arpeggio
di un usignuol.
Sulle pendici
da lontano
nivei ruscelli
gorgogliano
di verde tingendo
gli ultimi pigri
e pallidi acervi
del tempo che fu.
Oh Primavera,
suadente messaggera,
dai rinnovata
leggi
|
|
|
|
| Viandanti smaniosi
in una ridda di ombre
schermiscono i raggi ansiosi
di suonare le trombe del meriggio.
Quando il calore
riluce fra le pietre
deflagra un clangore
a tediar la quiete
tra cuori solitari.
Amari e sordi
i ricordi di corse
senza
leggi
|
|
|
|
| Ove burrasca
il presente foggia
e nel ciel il sol annaspa
tra nebule tinte di pioggia,
il bel tempo che fu
assorbe i pensieri
e un lembo di blu
trasuda di ieri.
Così chiudo gli occhi
e ti sento vicino
mio audace bambino;
mi giungon
leggi
|
|
|
|
| La vita,
un incedere del tempo,
una roccia erosa,
il volto estatico della mia sposa,
un grido smorzato dal vento.
Il ricordo dei giorni che furono
ancora fa capolino in me,
ridesta sopiti pensieri,
trascorse primavere,
che
leggi
|
|
|
|
| Ridesto,
mi adorno di piume
e mi innalzo
al di sopra di un turpiloquio
di bocche mai sazie.
Forte,
mi infilo tra i pertugi del cuore
e mi cimento
in una danza al ritmo
del suo sincopato pulsare.
Vibrano le corde
tra le creste ondose del
leggi
|
|
|
|
| Come un ramo,
allorché per un grumo di neve
al suo gravar geme
e scricchiola gramo,
così fra gli assiti del tempo
alberga il silenzio
che rivelato da un solerte lampo
divampa un incendio.
Il fuoco le viscere rischiara
e densa si propaga la
leggi
|
|
|
|
| Oh Tristano!
Levi a oriente
il capo, ignaro
della sorte che ti attende.
Dagli occhi tuoi,
una spiga di grano
sussulta come buoi,
che da lontano,
tirando tutto il die
assaporano un ristoro
che giammai allenta le cinghie
di un forzato
leggi
|
|
|
|
| Che fu,
senza i lumi tuoi,
il peregrinar ozioso
del tuo amato sposo;
su tante prue
lasciavo il mio cuore
ad asciugare,
dai patimenti condannato
di un amore mai ricambiato.
Tra i volti dei tanti
che ho incontrato
un dì il tuo scorsi
e non
leggi
|
|
|
|
| Vorrei galleggiare
nel blu del tuo profondo mare.
Dalle tue amabili iridi
una diffusa luce
irradia sui tanti felidi,
che
leggi
|
|
|
|
 
 
|
|